Lo SpazioLibero51 dell’Aquila ha partecipato, come tante altre realtà di movimento, gruppi ed organizzazioni, alla manifestazione nazionale romana del 28 marzo 2009 contro le politiche del G14. Giorno dopo giorno, il costo della crisi economica viene sempre più riversata sulle spalle dei lavoratori, dei pensionati, dei precari, degli studenti, dei disoccupati e, più in generale, dei ceti sociali più deboli. Dopo false promesse, inutili aspettative e deleterie attese, nostra convinzione è che l’unica via percorribile risiede in un’azione dal basso, decisa e coordinata. E nostro impegno è lavorare in questo senso. La manifestazione di Roma ha rappresentato quindi un momento importante, in un’ottica di pratica diffusa e quotidiana in cui valorizzare i momenti di mobilitazione generale e di lotta. In quel giorno i ministri del welfare del G14 si sono riuniti nell’intento di dare la risposta alla loro crisi, con la vecchia e amara medicina di sempre verso le classi e i ceti più disagiati in termini di bassi salari, basse pensioni, disoccupazione, tagli dei servizi sociali, pressione fiscale. La manifestazione di contrasto ed opposizione è stata promossa dall’area del sindacalismo di base, principalmente dal Patto di Base, opportunamente partecipata da tutte le altre componenti sia del sindacalismo di base che dell’opposizione sociale, rivendicando sia gli aspetti più sindacali, quali il blocco dei licenziamenti, la riduzione dell’orario di lavoro, gli aumenti salariali e delle pensioni adeguati e collegati al costo della vita, la garanzia del reddito ai disoccupati, ma anche garanzia dei servizi sociali e dell’abitazione per tutti. In quella giornata, per altro, anche noi abbiamo rivendicato alcuni tagli: quelli della macchina della repressione nei confronti degli immigrati e quelli delle spese militari, per la chiusura di tutti i lager del terzo millennio e di tutte le basi militari ed il ritiro di tutte le truppe in missioni all’estero. L’attuale potere in carica porta avanti le politiche più conservatrici e reazionarie attraverso leggi, atti repressivi e provvedimenti vari di una assurda barbarie; ma si tratta di un potere con la fisionomia del gigante e, per le contraddizioni insite, con i piedi di argilla. Continueremo a lavorare per coordinare le varie anime dell’opposizione, dalle lotte aziendali a quelle nella società. In questa direzione è stato senz dubbio importante sostenere e partecipare alla manifestazione romana del 28 marzo, così come è importante sostenere le seguenti mobilitazioni: il 4 aprile (giornata contro la Nato), il 23 aprile (sciopero generale del sindacalismo di base con mobilitazioni regionali), sempre il 23 aprile la manifestazione a Siracusa contro il G8 ambiente, e questa estate in Sardegna (mobilitazione contro il G8).