La stagione politica regionale rischia di chiudersi nel peggiore dei modi per centinaia e centinaia di precari della regione Abruzzo: sono tutti a rischio licenziamento.
Si tratta di uomini e donne che lavorano da anni in tutti i settori della regione ed il loro licenziamento porterà, inevitabilmente, al blocco di gran parte delle attività essenziali necessarie al corretto funzionamento della macchina amministrativa.
È questa una condizione che deve essere superata: la nostra precarietà è il loro profitto. È questa un ulteriore riprova, semmai ce ne fosse stato bisogno, che il precariato non è una fase transitoria, ma una condizione ormai di massa che attraversa tutte le fasce d’età e tutti i settori occupazionali.
Si tratta di uomini e donne che lavorano da anni in tutti i settori della regione ed il loro licenziamento porterà, inevitabilmente, al blocco di gran parte delle attività essenziali necessarie al corretto funzionamento della macchina amministrativa.
È questa una condizione che deve essere superata: la nostra precarietà è il loro profitto. È questa un ulteriore riprova, semmai ce ne fosse stato bisogno, che il precariato non è una fase transitoria, ma una condizione ormai di massa che attraversa tutte le fasce d’età e tutti i settori occupazionali.
la lotta dei precari è la lotta di tutti
È importante riportare all’attenzione di tutti i cittadini quello che è il vero problema del precariato, di chi lo subisce, di chi ci guadagna, soprattutto ora, alla luce dei problemi in cui versa l’Abruzzo a seguito della caduta del governo regionale.
se li votate ve li tenete
È necessario ora, a pochi giorni delle elezioni, respingere con forza tutti i ricatti politici, di cui i soggetti precari sono quotidianamente vittime, e intensificare la mobilitazione generale, estendendola a tutti i settori sociali e lavorativi; è necessario il coordinamento tra tutti lavoratori (precari e non), studenti e pensionati nel sostenere una piattaforma di lotta condivisa per:
l’eliminazione della precarietà del lavoro e della vita – la stabilizzazione di tutti i precari
forti aumenti generalizzati per salari e pensioni, introduzione di un meccanismo automatico di adeguamento salariale legato agli aumenti dei prezzi e difesa della pensione pubblica – rilancio del ruolo del contratto nazionale come strumento di redistribuzione del reddito – difesa e potenziamento dei servizi pubblici, dei beni comuni, del diritto a prestazioni sanitarie, del diritto alla casa e all’istruzione
abolizione delle leggi Treu e 30 – continuità del reddito e lotta alla precarietà lavorativa e sociale, con forme di reddito legate al diritto alla casa, allo studio, alla formazione e alla mobilità
sicurezza nei luoghi di lavoro e sanzioni penali per chi provoca infortuni gravi o mortali
restituire ai lavoratori il diritto di decidere: no alla pretesa padronale di scegliere le organizzazioni con cui trattare – pari diritti per tutte le organizzazioni dei lavoratori – difesa del diritto di sciopero
l’eliminazione della precarietà del lavoro e della vita – la stabilizzazione di tutti i precari
forti aumenti generalizzati per salari e pensioni, introduzione di un meccanismo automatico di adeguamento salariale legato agli aumenti dei prezzi e difesa della pensione pubblica – rilancio del ruolo del contratto nazionale come strumento di redistribuzione del reddito – difesa e potenziamento dei servizi pubblici, dei beni comuni, del diritto a prestazioni sanitarie, del diritto alla casa e all’istruzione
abolizione delle leggi Treu e 30 – continuità del reddito e lotta alla precarietà lavorativa e sociale, con forme di reddito legate al diritto alla casa, allo studio, alla formazione e alla mobilità
sicurezza nei luoghi di lavoro e sanzioni penali per chi provoca infortuni gravi o mortali
restituire ai lavoratori il diritto di decidere: no alla pretesa padronale di scegliere le organizzazioni con cui trattare – pari diritti per tutte le organizzazioni dei lavoratori – difesa del diritto di sciopero
coordinamentoPrecarioAQ
SpazioLibero51
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