Da molti anni a questa
parte tutti gli Stati e i loro governi hanno reso le condizioni di vita dei
lavoratori sempre più difficili e precarie. Oggi è praticamente impossibile
arrivare alla fine del mese impedendo così anche qualsiasi progetto di vita a
lungo termine. Mentre i prezzi dei generi di prima necessità salgono
vertiginosamente, stipendi e pensioni rimangono sostanzialmente fermi: solo
qualche ridicolo aumento annullato da un tasso d’inflazione “reale” a due
cifre!
Gli artefici di questo
drammatico stato di cose hanno nome e cognome ben chiaro a moltissimi
lavoratori: Governi, Confindustria e sindacati di Stato concertativi
(CGIL-CISL-UIL-UGL) e i loro scellerati accordi sul “costo del lavoro”.
In questo scenario da
incubo, le caste politiche al potere, sostenute dalle caste del potere
sindacale, nella loro pervicace sfrontatezza, hanno continuato ad elargire
false promesse smentite regolarmente dai fatti.
Allo scopo di farci
dimenticare le reali condizioni di precarietà e povertà in cui ci riducono
giorno dopo giorno, stanno utilizzando – grazie al possesso e al controllo
totale dei mezzi di comunicazione – come capri espiatori strati di popolazione
e di proletari considerati “diversi” e quindi “pericolosi” (immigrati, etnie
Rom e Sinti, senza casa, ecc.) e conseguentemente scatenano vere e proprie
“battute di caccia” con coperture legislative sempre più repressive e di stampo
autoritario.
Le vere cause della nostra
reale insicurezza sono i nostri stessi governanti.
Ma pericolo ben più grave,
per quanti subiscono lo sfruttamento, è l’accettazione che questo sia il solo
mondo possibile, rinunciando alle proprie lotte e rivendicazioni con una
generalizzata rassegnazione a fronte di una realtà fatta di povertà e
repressione poliziesca per chi tenta di reagire, di alzare testa e schiena
dritta.
È ora di dire Basta
Crollano e chiudono le
loro Borse e banche?
Noi rispondiamo costruendo
comitati unitari di sciopero generale ovunque!
Il 17 ottobre 2008, il
sindacalismo di base ha indetto uno sciopero generale di otto ore che
rappresenta un primo, ma importante, segnale di risposta alla politiche del
governo; uno sciopero che chiede aumenti consistenti e generalizzati per tutti
i lavoratori, che vuole difendere e rilanciare la scuola e la sanità pubblica
minacciate dall’ennesima controriforma taglia–risorse, che chiede un’azione
decisa e coerente contro la precarietà sul lavoro, gli infortuni e per il
diritto alla casa.
Come compagni e compagne
dello Spazio Libero51 ci impegneremo in prima persona perché tutto il sindacato
alternativo trovi al più presto la più completa unità con modalità ancor più di
base e sempre più di classe.
Un sindacato di base e di
classe che sia capace di togliere a Cgil-Cisl-Uil-Ugl il monopolio
rappresentativo dei lavoratori.
Ecco perché invitiamo
tutti i lavoratori e le lavoratrici ad aderire allo sciopero generale e a
partecipare alla manifestazione di Roma.
Ma soprattutto invitiamo i
lavoratori e le lavoratrici a riprendere in mano il proprio destino, a reagire
alla passività e, a partire ciascuno dal proprio posto di lavoro, ad impegnarsi
in prima persona per ritrovare voglia di protagonismo e di lotta per un futuro
migliore.
Vogliamo un mondo senza
padroni e senza sudditi, vogliamo un mondo dove ciascuno possa decidere del
proprio futuro!!
SpazioLibero51-L’Aquila
sl51@inventati.org