La protezione civile al tempo di Bertolsao
interverrano l’autore del libro Manuele Bonaccorsi
le associazioni e i comitati cittadini
giovedì 26 novembre 2009 – ore 1800
c/o Le Casematte
ex Ospedale psichiatrico di Collemaggio – AQ
La protezione civile al tempo di Bertolsao
interverrano l’autore del libro Manuele Bonaccorsi
le associazioni e i comitati cittadini
giovedì 26 novembre 2009 – ore 1800
c/o Le Casematte
ex Ospedale psichiatrico di Collemaggio – AQ
Spazio Libero 51 ed Epicentro Solidale invitano tutti e tutte alla Festa per gli Spazi Sociali.
Venerdì 23 ottobre 2009 presso il Maneggio di St. Just a Paganica (AQ)
Dalle ore 20 cena sociale in collaborazione con l’associazione t/Terra con i prodotti locali.
A seguire sound con Dj Leo (SAF – Squad Sound System / Reggae/Dub) e The Frezza’s Brothers
// Come arrivare: L’Aquila / Sora / Roma //
100% ricostruzione – non siamo terremotati di serie B
Questo
Parlamento deve garantirci la riparazione di tutti i danni, così come
promesso nei proclami televisivi. Contributi che coprano il 100% dei
danni effettivamente subiti non solo da tutte le case, ma anche dalle
attività produttive, culturali, etc.. non un centesimo più non un
centesimo di meno. Finanziamenti in tempi certi e a fondo perduto. Ora
servono soldi non giochi di prestigio.
100% partecipazione – città e paesi li ricostruiamo noi
La
cittadinanza deve essere coinvolta in TUTTE le scelte che riguardano il
presente e futuro della ricostruzione. Basta con le scelte imposte
dall’alto da chi non sa nulla di noi e di cosa vogliamo!
100% trasparenza – ogni centesimo che passa deve essere reso pubblico
Le
spese e i finanziamenti, tutto deve essere rendicontato e reso pubblico
in internet, entrate e uscite fino alla singola fattura cominciando
proprio dalla gestione della Protezione Civile, da ora fino alla fine
della ricostruzione. Vogliamo sapere a chi stanno andando i soldi veri
perchè gli Aquilani ancora non vedono un centesimo.
100% dignità – fuori dalle tende
Un
piano che prevede di lasciare per mesi, al caldo dell’estate e al
freddo dell’autunno (dell’inverno?) decine di migliaia di persone, più
che una missione impossibile è una missione sbagliata. Bisogna subito
trovare soluzioni diverse e rivedere completamente il Piano C.A.S.E.
(le casette per 13-15.000 persone) che il Governo vuole tirare su senza
alcun piano vero e senza avere sentito chi ci dovrà abitare.
100% aquilani a L’Aquila – no allo spopolamento, tutti devono tornare
A
settembre tutti a scuola e nelle Università. Chi può ricominciare a
produrre e lavorare deve essere sostenuto senza perdere altro tempo.
Siamo qui e torneremo tutti qui, tra le montagne. Al mare e alle
crociere penseremo poi..
100% riconoscenza e solidarietà ai Vigili del fuoco
Sosteniamo con forza le richieste dei pompieri, ricordiamoci
che uno di loro, il caposquadra Marco Cavagna, è morto di infarto per
portarci soccorso, i vigili del fuoco sono stati gli unici veramente
sempre al nostro fianco, dalla prima ora, prima osannati e presto
abbandonati senza alcun riconoscimento economico per l’immenso lavoro
svolto e per il rischio che corrono ancora per aiutarci.
Epicentro Solidale presenta:
Duo Uno di MEZZO
Interpreta le canzoni di Frabrizio De Andrè
Carlo Ghirardato (voce e chitarra)
Camillo Sarli (fisarmonica)
Venerdi 22 maggio 2009 – ore 21:00
Via Strinella c/o tendone nel parco dell’Unicef
L’Aquila
Il 16 Maggio 2009, presso il Campo di Fossa, una serie di
iniziative accompagneranno l’inaugurazione della biblioteca a cura di
Epicentro Solidale e del Comune di Fossa:
– Ore 12: Lettura scenica del racconto “Inverno in Abruzzo” tratto da “Le piccole virtù di Natalia Ginzburg“, a cura di Tizziana Irti (Compagnia Arti e Spettacolo di Villa Sant’Angelo).
A seguire, con la professoressa Monia Cincis: riflessioni su “La luna e i falò di Pavese“.
– Ore 17: Esibizione della Malamurga presso il Campo di Coppito
– Ore 18 Esibizione della Malancia presso il Campo di Barisciano
– Ore 19:30 Brindisi d’inaugurazione della biblioteca di Fossa, ed esibizione delle bande musicali Malamurga e Malancia.
Scarica la locandina ad alta risoluzione
Il
sisma che ha colpito la nostra città e l’intero comprensorio
aquilano lo scorso 6 aprile ha profondamente sconvolto le vite di
tutte e tutti noi.
Le
ha colpite negli affetti familiari, nei danni provocati alle
abitazioni, uffici o esercizi commerciali, nella distruzione di un
intero tessuto sociale che oggi stenta a ricomporsi all’interno delle
tendopoli.
Quel
tessuto sociale aveva nell’Università il suo vero e proprio
epicentro: oltre ventimila studenti, in una città che contava
neanche settantamila abitanti, costituivano una ricchezza che non
rallegrava solo i possessori di seconde o terze case che erano soliti
lucrare affitti onerosi e in nero; quelle migliaia di giovani
costituvano un’autentica risorsa umana e culturale, e con molti di
loro siamo riusciti a costruire negli anni importanti percorsi
politici, sociali e culturali.
Dopo
il disastro del 6 aprile, nel quale hanno perso la vita molti di
quegli stessi studenti, è iniziato il dibattito sul futuro del
nostro Ateneo.
Diciamo
subito che il nostro obiettivo deve essere quello di non veder morire
la nostra Città Universitaria. Per questo non siamo
assolutamente d’accordo con chi vorrebbe trasferire altrove Corsi di
Laurea o intere Facoltà.
Siamo
invece assolutamente convinti che si debba trovare il modo ed i
luoghi idonei per consentire di poter aprire il nuovo Anno Accademico
qui a L’Aquila.
Occorre
rigettare qualsiasi obiezione riguardante le poche disponibilità
economiche necessarie a raggiungere questo obiettivo.
Epicentro
Solidale, un progetto promosso dallo Spazio Libero 51 insieme ad
altre associazioni, centri sociali e movimenti di tante città
italiane, ha sviluppato importanti rapporti anche con i comitati che
si oppongono ai progetti sull’ampliamento della Base Dal Molin, della
TAV e del Ponte sullo Stretto di Messina. Siamo convinti, come loro,
che occorra intensificare la lotta per impedire la realizzazione di
progetti inutili, dannosi e straordinariamente onerosi come questi, e
che bisogna trasferire quelle risorse finanziarie verso progetti
socialmente utili: nessun progetto in Italia si può oggi
considerare più utile socialmente della ricostruzione della
città dell’Aquila, della sua Università e del suo
comprensorio.
Anche
l’enorme spesa prevista dal Governo Berlusconi per acquistare i
cacciabombardieri Eurofighter andrebbe azzerata, indirizzando quei
fondi verso progetti che abbiano qualche utilità sociale.
In
una città come la nostra che si appresta ad ospitare il G8,
sperperando 90 milioni di Euro che svaniranno completamente nel
nulla, c’è il serio rischio di veder scomparire una parte
rilevante della nostra Università. 90 milioni di Euro
sarebbero un’ottima base per evitare un dramma del genere.
Una
città che può ospitare un’iniziativa come il G8 non può
non essere messa in condizioni di ospitare una Facoltà
universitaria come Lettere e Filosofia.
A
costo di mandare tutti i finanzieri nelle tende e gli studenti nei
caldi ed accoglienti palazzi della cittadella di Coppito (ci
perdonerete la provocazione!) la Facoltà di Lettere e
Fiolosofia deve rimanere a L’Aquila.
Epicentro
Solidale
Stiamo tutti bene e siamo ancora qua. Per chiunque volesse dare una mano, o aiuti, legga sotto.
Resistiamo
Epicentro Solidale è una rete di attiviste e attivisti che si è
messa in movimento nei giorni immediatamente successivi al terremoti,
per raccogliere e ridistribuire dal basso gli aiuti per la popolazione
abruzzese.
Il coordinamento Epicentro Solidale ha come riferimento per le informazioni gli attivisti e le attiviste presenti nel campo di Fossa (AQ)
e continuerà a fornire aggiornamenti il più possibile dettagliati sulle
necessità materiali della popolazione che incontra e sulle modalità di
raccolta e distribuzione.
Allo scopo, sono attive due infoline (Roma: 3473237703; Fossa: 3664137433) per mettersi in contatto direttamente con Epicentro Solidale, oltre ai contatti presenti su queste pagine.
Invitiamo tutte e tutti al massimo coordinamento possibile di
ciascuna iniziativa così da continuare a portare il nostro contributo
in maniera efficace, rapida e – soprattutto – utile.
Con dignità e senza bandiere per rispettare, innanzitutto, chi è stato colpito.
Approfondimenti su Indymedia Abruzzo.
Lo SpazioLibero51 dell’Aquila ha partecipato, come tante altre realtà di movimento, gruppi ed organizzazioni, alla manifestazione nazionale romana del 28 marzo 2009 contro le politiche del G14. Giorno dopo giorno, il costo della crisi economica viene sempre più riversata sulle spalle dei lavoratori, dei pensionati, dei precari, degli studenti, dei disoccupati e, più in generale, dei ceti sociali più deboli. Dopo false promesse, inutili aspettative e deleterie attese, nostra convinzione è che l’unica via percorribile risiede in un’azione dal basso, decisa e coordinata. E nostro impegno è lavorare in questo senso. La manifestazione di Roma ha rappresentato quindi un momento importante, in un’ottica di pratica diffusa e quotidiana in cui valorizzare i momenti di mobilitazione generale e di lotta. In quel giorno i ministri del welfare del G14 si sono riuniti nell’intento di dare la risposta alla loro crisi, con la vecchia e amara medicina di sempre verso le classi e i ceti più disagiati in termini di bassi salari, basse pensioni, disoccupazione, tagli dei servizi sociali, pressione fiscale. La manifestazione di contrasto ed opposizione è stata promossa dall’area del sindacalismo di base, principalmente dal Patto di Base, opportunamente partecipata da tutte le altre componenti sia del sindacalismo di base che dell’opposizione sociale, rivendicando sia gli aspetti più sindacali, quali il blocco dei licenziamenti, la riduzione dell’orario di lavoro, gli aumenti salariali e delle pensioni adeguati e collegati al costo della vita, la garanzia del reddito ai disoccupati, ma anche garanzia dei servizi sociali e dell’abitazione per tutti. In quella giornata, per altro, anche noi abbiamo rivendicato alcuni tagli: quelli della macchina della repressione nei confronti degli immigrati e quelli delle spese militari, per la chiusura di tutti i lager del terzo millennio e di tutte le basi militari ed il ritiro di tutte le truppe in missioni all’estero. L’attuale potere in carica porta avanti le politiche più conservatrici e reazionarie attraverso leggi, atti repressivi e provvedimenti vari di una assurda barbarie; ma si tratta di un potere con la fisionomia del gigante e, per le contraddizioni insite, con i piedi di argilla. Continueremo a lavorare per coordinare le varie anime dell’opposizione, dalle lotte aziendali a quelle nella società. In questa direzione è stato senz dubbio importante sostenere e partecipare alla manifestazione romana del 28 marzo, così come è importante sostenere le seguenti mobilitazioni: il 4 aprile (giornata contro la Nato), il 23 aprile (sciopero generale del sindacalismo di base con mobilitazioni regionali), sempre il 23 aprile la manifestazione a Siracusa contro il G8 ambiente, e questa estate in Sardegna (mobilitazione contro il G8).
Il 30 marzo di ogni anno i Palestinesi ricordano
LA GIORNATA DELLA TERRA.
In questa data, nel 1978 furono uccisi, per mano dei soldati
Israeliani, sette giovani Palestinesi cittadini dello Stato
D’Israele, che manifestavano pacificamente contro l’esproprio, da
parte del governo Israeliano, di terre dei Palestinesi in Galilea , nel
Neghev e nel Triangolo.
Da allora, ogni anno, il 30 di marzo, tutti i Palestinesi di
Israele, dei Territori Occupati e dell’intera Diaspora, commemorano
quell’eccidio per ricordare e denunciare al mondo intero la loro
condizione di Popolo senza Terra e senza Diritti.
dalle 18:30
interviene Larissa Anastasi con una testimonianza da Gaza
mostra esposizione di opere di bambini delle scuole elementari di Gaza
proiezione foto e testimonianze dai territori occupati a cura delle donne in nero de L’Aquila
a seguire cena palestinese e proiezione documentario "Guerre"
c/o SpazioLibero51
Via Minicuccio d’Ugolino, 3 (zona Piazza San Pietro)
L’Aquila
http://spaziolibero51.noblogs.org
sl51@inventati.org